Lettera ministro Clini

TROPPI ANNI PER APRIRE IL VASO DI PANDORA

La nostra associazione dopo 8 anni di lavoro, ha avuto riscontro, da parte del ministro dell’Ambiente che quanto sostenuto tenacemente risponde a verità.

Fonte: http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=11721

Cronache

L’aria del Molise non è analizzata da nessuno: lo scandalo della mappa ignorata per 10 anni

Il ministro dell’Ambiente Clini scrive a Iorio una missiva choc: “Il Molise, malgrado i solleciti, non ha mai fatto la zonizzazione della qualità dell’aria, e per colpa vostra l’Italia rischia una multa dall’Europa”. Il documento, finora riservatissimo, è stato intercettato da Costruire Democrazia che lo ha presentato stamattina alla presenza, oltre che del leader Massimo Romano, dell’ex procuratore capo di Larino Nicola Magrone, che ha detto: “a quanto pare, dal 2002 in poi, l’aria che respiriamo non è stata analizzata mai da nessuno. Questo dato è sconvolgente se si pensa solo a cosa è accaduto da dieci anni ad oggi: dall’insediamento della Turbogas a Termoli alle centrali a biomasse, agli inceneritori”. Interrogativi anche sul Registro dei Tumori rimasto progetto fantasma. “E’ per questo che non è mai stato istituito?” chiede Massimo Romano.

di Giuseppe Formato

Che aria tira in Molise? Com’è la qualità dell’ambiente? E il livello di inquinamento? Dovremmo saperlo, e invece non lo sappiamo. E dovrebbe saperlo anche il Governo, che invece sta aspettando da un pezzo di avere uno straccio di mappa da presentare all’Europa per evitare una multa salatissima e anche il commissariamento della regione. Il problema è che la Regione Molise ha ignorato l’obbligo di procedere alla «zonizzazione del territorio ai fini della classificazione delle aree del Molise per quanto concerne la qualità dell’aria». E’ uno scoop, in un certo senso. fatto dal movimento di Costruire Democrazia, che fa capo a Massimo Romano, entrato in possesso di una lettera riservata firmata dal ministro all’Ambiente Corrado Clini e indirizzata al Governatore Michele Iorio. Una lettera di cui nessuno sapeva nulla, saltata fuori all’improvviso come un coniglio dal cilindro a raccontare, dietro il linguaggio da carte bollate e il rigore istituzionale, un altro primato negativo del Molise. Che potrebbe avere conseguenze pesanti su parecchi fronti.

«Il Ministro, attraverso tale nota – sintetizza Massimo Romano in conferenza stampa – preannuncia che l’Italia rischia di incorrere nella procedura di infrazione comunitaria per le violazioni del Molise, pertanto preavvisa che, nel caso di reiterato inadempimento, la Regione stessa verrà commissariata».

Cos’è successo, esattamente? Questo: la segnalazione indirizzata al Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, e inviata dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Corrado Clini, è stata ‘intercettata’ dai vertici di Costruire Democrazia ed è diventata inevitabilmente oggetto di un incontro con i giornalisti nella mattina di oggi, lunedì, al quale ha partecipato anche l’ex Procuratore capo di Larino, Nicola Magrone. Che di ambiente si è occupato a lungo, durante la sua permanenza in Molise da magistrato, avviando fra le altre anche le inchieste sulla turbogas di Termoli.

«Il quadro delle competenze stabilito dalla vigente normativa in materia di qualità dell’aria – scrive il Ministro Clini – attribuisce alle Regioni e alle Province autonome il compito di effettuare la zonizzazione del territorio e di classificare le zone stesse in funzione del livello di inquinamento riscontrati. Tale inadempimento è propedeutico alle attività di valutazione della qualità dell’aria e delle attività volte all’individuazione degli interventi per la riduzione delle emissioni e le concentrazioni atmosferiche inquinanti». Praticamente non un dettaglio, ma un’operazione importante con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento e garantire alle popolazioni un’aria salubre e comunque più “sicura”. Operazione che la regione avrebbe “dimenticato” di fare, come sottolinea lo stesso ministro nel prosieguo della lettera.

«Apprendo dai miei uffici che il summenzionato adempimento ad oggi non è stato ancora svolto da parte della Tua Regione (riferendosi sempre a Iorio, ndr). Tale stato di inadempimento che si protrae dal 2002, nonostante i solleciti effettuati dai miei uffici, comporta una situazione di grave violazione della normativa comunitaria, a seguito della quale l’Italia può essere deferita alla Corte di Giustizia della Comunità europea. Ti chiedo pertanto di intervenire in modo da assicurare un sollecito riscontro all’attuazione della normativa, in mancanza del quale sarò costretto a ricorrere all’applicazione dei poteri sostitutivi previsti dall’art. 5 del decreto legislativo del 31 marzo 1998, n° 112, e all’articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n° 131”. Il commissariamento, per intenderci. Una lettera che “scotta”, e che mette il vertice della Giunta regionale in un nuovo guaio.

Il consigliere regionale Massimo Romano ha mostrato la missiva del Ministro Clini: «Concedo al presidente Michele Iorio poche ore per smentire quanto riportato nella lettera. In caso contrario Costruire Democrazia chiederà le immediate dimissioni da Governatore di questa regione, oltre alla sospensione di tutti i procedimenti avviati per altri insediamenti energetici»

Se il Governatore non dovesse smentire di aver ricevuto la lettera (ma in realtà si tratta di un formalismo diplomatico, essendo la lettera reale e con tanto di carta intestata del Ministero) Costruire democrazia chiederà le immediate dimissioni del Presidente della Regione, denuncerà il fatto agli organi competenti e intimerà non solo agli organi politici ma anche ai dirigenti di «sospendere immediatamente tutte le procedure relative ad altri insediamenti energetici che impattano sulla qualità dell’aria e quindi sulla salute dei cittadini, chiedendo come sia stato possibile che siano stati autorizzati anche impianti estremamente invasivi (dalle centrali turbogas agli inceneritori a biomassa o di rifiuti) in assenza di quei dati previsti dalla legge che riguardano appunto la qualità dell’aria e dunque risvolti sulla salute pubblica. E’ un fatto di una gravità inaudita».

Nicola Magrone ha sottolineato ulteriormente il problema: «A quanto pare, dal 2002 in poi, l’aria che respiriamo non è stata analizzata mai da nessuno. Questo dato è sconvolgente se si pensa solo a cosa è accaduto da dieci anni ad oggi: dall’insediamento della Turbogas a Termoli alle centrali a biomasse, agli inceneritori. E come sono state costruite? Come sono state autorizzate se nulla si sapeva in riferimento alla qualità dell’aria nei territori dove sono state installate? In una Regione come questa, amputata di tutte le sue prerogative istituzionali – dal momento che vige la sentenza di annullamento delle elezioni – vi è uno svuotamento totale dell’istituzione pubblica e quando questo accade la pirateria dilaga».

L’altra domanda posta all’attenzione pubblica riguarda una diretta conseguenza della mancata zonizzazione della qualità dell’aria in Molise. Potrebbe essere una delle ragioni per le quali in Molise da anni viene annunciato il Registro dei Tumori ma lo strumento di indagine epidemiologica a conti fatti non si fa mai? Per Romano la risposta è sì. «Evidentemente qualcuno, da dieci anni, ha omesso di divulgare i dati, come richiede la legge, sull’incidenza delle emissioni nell’atmosfera di taluni impianti sulla salute dei cittadini. Se così fosse, ci sarebbe quindi la risposta a tutte quelle associazioni di Termoli e di Venafro che da anni implorano l’aggiornamento del registro tumori. E sapremo finalmente chi è il colpevole. Chi ha coperto Iorio in dieci anni?».

La parola passa proprio a lui, a Michele Iorio.

(Pubblicato il 17/09/2012)

 

http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=11721

Cronache

L’aria del Molise non è analizzata da nessuno: lo scandalo della mappa ignorata per 10 anni

Il ministro dell’Ambiente Clini scrive a Iorio una missiva choc: “Il Molise, malgrado i solleciti, non ha mai fatto la zonizzazione della qualità dell’aria, e per colpa vostra l’Italia rischia una multa dall’Europa”. Il documento, finora riservatissimo, è stato intercettato da Costruire Democrazia che lo ha presentato stamattina alla presenza, oltre che del leader Massimo Romano, dell’ex procuratore capo di Larino Nicola Magrone, che ha detto: “a quanto pare, dal 2002 in poi, l’aria che respiriamo non è stata analizzata mai da nessuno. Questo dato è sconvolgente se si pensa solo a cosa è accaduto da dieci anni ad oggi: dall’insediamento della Turbogas a Termoli alle centrali a biomasse, agli inceneritori”. Interrogativi anche sul Registro dei Tumori rimasto progetto fantasma. “E’ per questo che non è mai stato istituito?” chiede Massimo Romano.

di Giuseppe Formato

Che aria tira in Molise? Com’è la qualità dell’ambiente? E il livello di inquinamento? Dovremmo saperlo, e invece non lo sappiamo. E dovrebbe saperlo anche il Governo, che invece sta aspettando da un pezzo di avere uno straccio di mappa da presentare all’Europa per evitare una multa salatissima e anche il commissariamento della regione. Il problema è che la Regione Molise ha ignorato l’obbligo di procedere alla «zonizzazione del territorio ai fini della classificazione delle aree del Molise per quanto concerne la qualità dell’aria». E’ uno scoop, in un certo senso. fatto dal movimento di Costruire Democrazia, che fa capo a Massimo Romano, entrato in possesso di una lettera riservata firmata dal ministro all’Ambiente Corrado Clini e indirizzata al Governatore Michele Iorio. Una lettera di cui nessuno sapeva nulla, saltata fuori all’improvviso come un coniglio dal cilindro a raccontare, dietro il linguaggio da carte bollate e il rigore istituzionale, un altro primato negativo del Molise. Che potrebbe avere conseguenze pesanti su parecchi fronti.

«Il Ministro, attraverso tale nota – sintetizza Massimo Romano in conferenza stampa – preannuncia che l’Italia rischia di incorrere nella procedura di infrazione comunitaria per le violazioni del Molise, pertanto preavvisa che, nel caso di reiterato inadempimento, la Regione stessa verrà commissariata».

Cos’è successo, esattamente? Questo: la segnalazione indirizzata al Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, e inviata dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Corrado Clini, è stata ‘intercettata’ dai vertici di Costruire Democrazia ed è diventata inevitabilmente oggetto di un incontro con i giornalisti nella mattina di oggi, lunedì, al quale ha partecipato anche l’ex Procuratore capo di Larino, Nicola Magrone. Che di ambiente si è occupato a lungo, durante la sua permanenza in Molise da magistrato, avviando fra le altre anche le inchieste sulla turbogas di Termoli.

«Il quadro delle competenze stabilito dalla vigente normativa in materia di qualità dell’aria – scrive il Ministro Clini – attribuisce alle Regioni e alle Province autonome il compito di effettuare la zonizzazione del territorio e di classificare le zone stesse in funzione del livello di inquinamento riscontrati. Tale inadempimento è propedeutico alle attività di valutazione della qualità dell’aria e delle attività volte all’individuazione degli interventi per la riduzione delle emissioni e le concentrazioni atmosferiche inquinanti». Praticamente non un dettaglio, ma un’operazione importante con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento e garantire alle popolazioni un’aria salubre e comunque più “sicura”. Operazione che la regione avrebbe “dimenticato” di fare, come sottolinea lo stesso ministro nel prosieguo della lettera.

«Apprendo dai miei uffici che il summenzionato adempimento ad oggi non è stato ancora svolto da parte della Tua Regione (riferendosi sempre a Iorio, ndr). Tale stato di inadempimento che si protrae dal 2002, nonostante i solleciti effettuati dai miei uffici, comporta una situazione di grave violazione della normativa comunitaria, a seguito della quale l’Italia può essere deferita alla Corte di Giustizia della Comunità europea. Ti chiedo pertanto di intervenire in modo da assicurare un sollecito riscontro all’attuazione della normativa, in mancanza del quale sarò costretto a ricorrere all’applicazione dei poteri sostitutivi previsti dall’art. 5 del decreto legislativo del 31 marzo 1998, n° 112, e all’articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n° 131”. Il commissariamento, per intenderci. Una lettera che “scotta”, e che mette il vertice della Giunta regionale in un nuovo guaio.

Il consigliere regionale Massimo Romano ha mostrato la missiva del Ministro Clini: «Concedo al presidente Michele Iorio poche ore per smentire quanto riportato nella lettera. In caso contrario Costruire Democrazia chiederà le immediate dimissioni da Governatore di questa regione, oltre alla sospensione di tutti i procedimenti avviati per altri insediamenti energetici»

Se il Governatore non dovesse smentire di aver ricevuto la lettera (ma in realtà si tratta di un formalismo diplomatico, essendo la lettera reale e con tanto di carta intestata del Ministero) Costruire democrazia chiederà le immediate dimissioni del Presidente della Regione, denuncerà il fatto agli organi competenti e intimerà non solo agli organi politici ma anche ai dirigenti di «sospendere immediatamente tutte le procedure relative ad altri insediamenti energetici che impattano sulla qualità dell’aria e quindi sulla salute dei cittadini, chiedendo come sia stato possibile che siano stati autorizzati anche impianti estremamente invasivi (dalle centrali turbogas agli inceneritori a biomassa o di rifiuti) in assenza di quei dati previsti dalla legge che riguardano appunto la qualità dell’aria e dunque risvolti sulla salute pubblica. E’ un fatto di una gravità inaudita».

Nicola Magrone ha sottolineato ulteriormente il problema: «A quanto pare, dal 2002 in poi, l’aria che respiriamo non è stata analizzata mai da nessuno. Questo dato è sconvolgente se si pensa solo a cosa è accaduto da dieci anni ad oggi: dall’insediamento della Turbogas a Termoli alle centrali a biomasse, agli inceneritori. E come sono state costruite? Come sono state autorizzate se nulla si sapeva in riferimento alla qualità dell’aria nei territori dove sono state installate? In una Regione come questa, amputata di tutte le sue prerogative istituzionali – dal momento che vige la sentenza di annullamento delle elezioni – vi è uno svuotamento totale dell’istituzione pubblica e quando questo accade la pirateria dilaga».

L’altra domanda posta all’attenzione pubblica riguarda una diretta conseguenza della mancata zonizzazione della qualità dell’aria in Molise. Potrebbe essere una delle ragioni per le quali in Molise da anni viene annunciato il Registro dei Tumori ma lo strumento di indagine epidemiologica a conti fatti non si fa mai? Per Romano la risposta è sì. «Evidentemente qualcuno, da dieci anni, ha omesso di divulgare i dati, come richiede la legge, sull’incidenza delle emissioni nell’atmosfera di taluni impianti sulla salute dei cittadini. Se così fosse, ci sarebbe quindi la risposta a tutte quelle associazioni di Termoli e di Venafro che da anni implorano l’aggiornamento del registro tumori. E sapremo finalmente chi è il colpevole. Chi ha coperto Iorio in dieci anni?».

La parola passa proprio a lui, a Michele Iorio.

(Pubblicato il 17/09/2012)