VENAFRO, ARIA IRRESPIRABILE E SCELTE URBANISTICHE CHE PEGGIORANO IL QUADRO

I numeri parlano chiaro: nella Piana di Venafro l’aria è un’emergenza reale, non uno slogan.

Dai dati ARPA Molise (media giornaliera dell’11/12/2025) emergono valori di PM10 pari a 85 µg/m³ nella centralina Venafro2 e 84 µg/m³ nella centralina Venafro1: livelli ben oltre il limite giornaliero di 50 µg/m³ previsto dalla normativa.

In un contesto già segnato da una pressione ambientale critica, desta forte preoccupazione la recente approvazione, da parte del Comune, di una variante alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore – Zona D. Tale variante, invece di rafforzare le tutele per la popolazione, introduce una disciplina che rende di fatto ammissibili impianti di stoccaggio, recupero e trattamento rifiuti in Zona D, al ricorrere di una distanza minima di 200 metri da fabbricati commerciali, terziari o abitativi.

È importante chiarirlo: non si tratta di un divieto, ma di una soglia di ammissibilità.

Il punto è semplice: in un territorio già caratterizzato da gravi criticità ambientali e sanitarie, ogni scelta urbanistica dovrebbe andare nella direzione della riduzione del rischio.

Come Associazione abbiamo formalmente richiesto:

  • sospensione immediata degli effetti della Delibera di Consiglio Comunale n. 34/2025;
  • riesame del provvedimento e riapertura dell’istruttoria, con acquisizione dei pareri mancanti;
  • rettifica delle informazioni diffuse e della rappresentazione della Zona D;
  • revisione dell’ammissibilità degli impianti di gestione dei rifiuti nell’area.

Non accetteremo che questa variante venga presentata come una “misura di tutela”. La tutela reale della salute pubblica si costruisce con  scelte, orientate a ridurre l’esposizione ai rischi ambientali.

Atti frettolosi e scelte che aumentano la vulnerabilità del territorio non vanno in questa direzione.

In allegato è disponibile la comunicazione ufficiale inviata dall’Associazione al Comune e alla Regione:

RICHIESTE MSA 14.12.2025-signed