Sono trascorsi quasi tre anni da quando, il primo aprile 2019, l’Associazione Mamme per la Salute e l’Ambiente di Venafro e il WWF Molise hanno impugnato il PIANO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA (P.R.I.A.MO.) approvato il 15 gennaio 2019 dalla Regione Molise. Il prossimo 23 febbraio si terrà l’udienza di merito.
Le Associazioni ricorrenti presentarono ricorso nella convinzione che il Piano, così come approvato, non fosse idoneo a raggiungere, per la Piana di Venafro e per la stessa città di Venafro, l’obiettivo strategico posto: assicurare livelli di qualità dell’aria pienamente compatibili con la tutela della salute umana e dell’ambiente.
Il PRIAMO infatti non prevede il piano di risanamento per la piana di Venafro, imposto dalla legge per tutte le zone che presentano sforamenti dei limiti di legge. Non contiene nemmeno i dati indispensabili per costruire uno scenario e individuare misure concrete per la riduzione dell’inquinamento.
La convinzione di allora si è, purtroppo, rivelata fondata, come dimostrano i report di Arpa Molise, che in questi anni hanno continuato a segnalare reiterati sforamenti dei limiti delle polveri inquinanti fissati dalla legge.
È evidente, quindi, che «il P.R.I.A.MO. ha di fatto conseguito l’effetto di mantenere la situazione invariata lasciando i cittadini della Piana di Venafro sforniti di tutela e sottoposti a pericoli concreti per la salute a causa dell’esposizione prolungata all’inquinamento».
Il pericolo paventato tre anni fa dalle Associazioni si è, quindi, drammaticamente tradotto nel tempo in un pericolo reale e in un danno concreto per la popolazione della Piana di Venafro.
È per questo che «la Regione Molise deve intervenire con azioni concrete, per conseguire l’obiettivo di rientrare nei limiti di legge nel più breve tempo possibile».
Abbiamo agito e continueremo ad agire a tutela della salute pubblica. Questa vicenda, che ha visto le Associazioni farsi una volta ancora carico da sole di un onere che sarebbe spettato ad altri, dimostra come la popolazione era e resta drammaticamente sola nella propria battaglia per l’Ambiente.
In allegato i documenti prodotti dagli avvocati Roberto Giammaria e Giuseppina Negro che ringraziamo.