L’Asrem conferma: diossina in un capo di bestiame a Venafro

di MICHELE PETRAROIA* – L’ASREM conferma: a Venafro è stata trovata la diossina. Occorre attivare urgentemente un monitoraggio generale sulle condizioni ambientali e sanitarie del territorio.

 

 

E’ ufficiale. L’ASREM riscontrando per iscritto la mia istanza del 20 giugno circa i rischi ambientali e sanitari dell’area venafrana, con nota del 12.7.2011 Prot. 59821 a firma del Direttore dell’U.O.C. Igiene degli Alimenti di Origine Animale, ha confermato che nelle carni di un capo di bestiame locale l’Istituto Zooprofilattico ha accertato presenza di diossine+PCB pari a 7,80 pg/g a fronte di un limite massimo fissato dal Reg. Ce/1881/2006 pari a 4.5 pg/g. Nella comunicazione è riportato l’impegno straordinario dell’ASREM che ha già effettuato n. 36 campionature su matrici alimentari  ( latte, uova, carne, mangimi, ecc. ) che sono risultati inferiori ai valori di rischio fissati nella stesso Regolamento Europeo n. 1881/2006.

Fermo restando gli approfondimenti specifici sul singolo caso di rinvenimento di diossina che non merita di essere sottovalutato, l’ASREM non può essere lasciata sola nell’azione di verifica amministrativa, accertamenti sanitari e di bonifica ambientale. La vicenda è troppo grave per essere gestita con gli strumenti dell’ordinarietà o con l’abnegazione di pochi funzionari preposti che non sempre dispongono di mezzi idonei e di risorse sufficienti.

Spetta alle Istituzioni varare un Piano Straordinario mirato che unisca le competenze, gli strumenti e le funzioni dell’ASREM, dell’ARPAM, dei Nuclei Operativi dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, dell’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e Molise, dell’Istituto Superiore della Sanità e delle strutture degli Assessorati e dei Ministeri della Sanità e dell’Ambiente.

Senza allarmismi, i 25 mila cittadini dell’area venafrana, hanno diritto di conoscere lo stato ambientale ed i rischi sanitari del territorio in cui vivono. E’ un dovere di tutte le Amministrazioni Pubbliche, Comuni, Province, Regioni e Stato, verificare le emissioni in atmosfera, la gestione del ciclo dei rifiuti, lo sversamento di reflui nei corsi d’acqua e sui terreni agricoli, la qualità dell’aria e la sicurezza dei prodotti alimentari destinati al consumo umano.

 

*Consigliere regionale PD

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