Sospeso il decreto che diceva sì alla turbogas nella piana di Venafro

Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto con il quale nel novembre scorso il ministero dell’Ambiente, di concerto con il ministero per i Beni e le Attività culturali, ha dato parere favorevole alla compatibilità ambientale per la realizzazione di una centrale termoelettrica a Venafro.I giudici della II sezione, presieDuti da Luigi Tosti, hanno già fissato per la trattazione nel merito della vicenda l’udienza pubblica del prossimo 9 novembre.
A proporre ricorso sono, tra gli altri, i comuni di Venafro, Pozzilli, Sesto Campano, Pesche e Montaquila, la provincia di Isernia, la Regione Molise, il Consorzio di bonifica della Piana di Venafro, il Consorzio per lo sviluppo industriale Isernia-Venafro, le Comunità montane del Volturno e Centro Pentria, il Comitato Valle del Volturno, Wwf, Coldiretti Isernia, Parco regionale storico agricolo dell’Ulivo.
Il Tar ha ritenuto che «alla stregua della delibazione sommaria propria della fase cautelare – si legge nell’ordinanza – i profili di illegittimità denunciati con riguardo all’assenza di un parere favorevole da parte della regione interessata inducono a una ragionevole previsione sull’esito favorevole del ricorso». Da qui, la sospensione del decreto giacchè «sussiste il pericolo di pregiudizio irreparabile per il tempo occorrente alla definizione del merito del giudizio».
Il progetto per l’installazione di una centrale turbogas a Venafro risale al 2004 ed è stato già fermamente respinto da tutte le istituzioni molisane. Prevede la realizzazione di un impianto con una potenza elettrica di 780 mw in un’area totalmente agricola. Il decreto ministeriale contestato dà giudizio favorevole di compatibilità ambientale al progetto proposto dalla società ‘Molisenergy’ concernente la centrale e le opere connesse (elettrodotto e matanodotto).

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